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Vi invitiamo a porre attenzione sui contenuti del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 30.1.25 n.18 e pubblicato in GU il 27.2.2025, in materia di obblighi assicurativi contro i rischi catastrofali (legge n. 213/2023, art. 1, commi 101 e seguenti).
Vediamo i contenuti:
Sono obbligati a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati da terremoti, frane, alluvioni, esondazioni e inondazioni tutti i soggetti iscritti nel Registro delle imprese.
I beni da assicurare sono i fabbricati e i terreni impiegati, a qualsiasi titolo, per l’esercizio dell’attività (dunque pure se detenuti in locazione, sempreché non siano già assistiti da analoga copertura assicurativa, anche se stipulata da soggetti diversi dall’imprenditore che impiega i beni), i macchinari e gli impianti, le attrezzature commerciali e industriali, compresi mezzi di sollevamento, pesa, nonché di imballaggio e trasporto non iscritti al P.R.A.
In caso di mancata stipula dei contratti di assicurazione entro il 31 marzo 2025, pur non essendo previste sanzioni, le imprese obbligate rischiano di non ottenere contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione degli eventi calamitosi e catastrofali.
L’ introduzione dell’obbligo assicurativo per le imprese, secondo la norma che la introduce, ha queste caratteristiche:
– Maggior sicurezza economica: le imprese possono riprendersi più rapidamente dopo un evento catastrofale, riducendo al minimo il tempo di inattività e le perdite finanziarie.
– Gestione proattiva del rischio: l’obbligo incoraggia le imprese a essere maggiormente proattive nella gestione del rischio. La stipulazione di polizze contro gli eventi catastrofali stimola le aziende a valutare più attentamente i rischi e a investire in strategie di mitigazione, come infrastrutture più resilienti o piani di emergenza. Questa cultura di prevenzione può ridurre la vulnerabilità complessiva delle imprese italiane di fronte a disastri naturali.
– Riduzione del rischio di crisi finanziaria: con le imprese assicurate, lo Stato non sarà l’unico responsabile della ricostruzione e delle riparazioni poiché le polizze copriranno una parte significativa dei danni. Questo consente alle casse pubbliche di concentrare le risorse su altre priorità e di minimizzare il rischio di crisi finanziarie derivanti da eventi catastrofici su larga scala.
– Protezione degli investimenti aziendali: la copertura assicurativa contro calamità naturali permette di proteggere gli investimenti in immobili, attrezzature e altre risorse, garantendo che l’azienda possa continuare a operare a seguito di eventi naturali estremi.
Essendo una novità importante, che tutte le imprese devono conoscere e poter applicare in modo informato e consapevole, Confesercenti offre ai propri associati, la possibilità di una consulenza gratuita attraverso propri collaboratori competenti sul tema. Per fissare un appuntamento ed approfondire l’argomento vi invitiamo a contattare i nostri uffici (clicca qui per l’elenco delle sedi territoriali Confesercenti).